Il terapista occupazionale è una figura sanitaria che può dare un grande contributo specifico quando un bambino presenta delle limitazioni nello svolgere le occupazioni di tutti i giorni. Quando parliamo di autonomie non intendiamo solo la vestizione, l’alimentazione e l’igiene personale, ma tutte quelle situazioni di vita che il bambino incontra quotidianamente a casa a scuola e nel suo tempo libero e che, per un motivo o per l’altro, lo mettono alla prova.
La terapia occupazionale in età evolutiva promuove quindi l’autonomia del bambino nelle sue attività quotidiane che possono essere suddivise in tre grandi aree: la cura del sé, la produttività e il tempo libero. L’occupazione è il fine ma anche il mezzo attraverso il quale il terapista occupazionale cerca di modificare le funzioni corporee della persona.
In età evolutiva, la terapia occupazionale si rivolge a bambini, adolescenti e giovani adulti che presentano limitazioni nella partecipazione alle attività di vita quotidiana a causa di fragilità motorie, cognitive, sensoriali o sociali; come:
- Disturbo della coordinazione motoria/disprassia
- Disturbi dello spettro autistico
- Deficit di attenzione e iperattività
- Disabilità intellettiva
- Paralisi cerebrali infantili
- Patologie neuromotorie
- Disturbi e sindromi di natura congenita e acquisita
- Deficit di apprendimento
- Disordini dell’elaborazione sensoriale
E chiunque incontri delle piccole sfide nelle attività di tutti i giorni.
L’intervento del terapista occupazionale è orientato dalle evidenze scientifiche e costruito intorno alle esigenze e alle caratteristiche uniche del bambino, valorizzando risorse ed interessi, in un processo graduale di inclusione nei suoi ambienti di vita-casa-scuola e nei vari contesti extrascolastici.
L’obiettivo del trattamento è rivolto allo sviluppo e al potenziamento di:
- Abilità sociali, comportamentali e interpersonali (gestione del tempo e degli spazi, comprensione e rispetto delle regole, sviluppo di una routine, inclusione con i pari)
- Autonomie nelle attività della vita quotidiana (vestizione, igiene personale, alimentazione…)
- Abilità motorie e di coordinazione (miglioramento della motricità fine e grossolana, della coordinazione bi-manuale e oculo-manuale)
- Funzioni esecutive (migliorare la memoria e i tempi attentivi, imparare a pianificare un’attività, individuare strategie di problem solving, sviluppare abilità visuo-spaziali…)
- Grafismi (prerequisiti al grafismo, postura e impugnatura, gestione dello spazio e degli strumenti grafici).
L’intervento riabilitativo del terapista occupazionale deve essere basato su una relazione di collaborazione e di impegno attivo con il bambino e con i genitori e viene così implementato:
In determinate situazioni l’intervento è volto ad offrire consulenza sia alla famiglia che alla scuola e/o andando a valutare, se è necessario, un adattamento ambientale per permettere al bambino di svolgere le varie attività in modo autonomo in un processo graduale di inclusione nei suoi ambienti di vita.