PSICOMOTRICITA'

CHI E' LO PSICOMOTRICISTA?

Lo psicomotricista è la figura professionale che progetta esperienze integrate di Prevenzione e Educazione Psicomotoria. Lo psicomotricista propone pratiche a mediazione corporea che supportano lo sviluppo globale, biopsicosociale del bambino, integrando elementi esperienziali, corporei, emozionali ed intellettivi. Alla base degli interventi viene promossa l’unità della persona con l’obiettivo di valorizzarne le specificità e ristabilirne le funzioni motorie e comportamentali. Gli strumenti utilizzati dalla figura professionale sono: il corpo nel suo insieme (livello percettivo ed espressivo), il movimento, il gioco, l'interazione e la motivazione.

A CHI SI RIVOLGE?

Le pratiche psicomotorie sono rivolte a bambini con disturbi dell’apprendimento, iperattività, inibizione, impaccio motorio, ritardi o disturbi dello sviluppo ma anche a bambini che faticano a controllare la propria emotività e l’espressione di sé e che hanno bisogno di un sostegno dal punto di vista motorio, affettivo-relazionale e sociale.

Lo psicomotricista nello specifico interviene con proposte di attività sensopercettive, cognitive, ludico-espressive, di rilassamento e relazionali che utilizzano il gioco come canale preferenziale. Attraverso il linguaggio del corpo, la comunicazione non verbale (tono, postura, sguardo, gesti, utilizzo di oggetti) e il gioco, il bambino ha l’opportunità di:

- accrescere la conoscenza di sé costruendo la propria identità;

- esprimere le proprie emozioni e imparare a stare con gli altri sviluppando anche le proprie potenzialità;

- raggiungere una maggiore autonomia ed autostima in un clima di non giudizio ed ascolto che gli permette di apprendere nuove competenze.

OBIETTIVI

Gli interventi psicomotori volti a favorire uno sviluppo armonico, vengono “cuciti su misura” sui bisogni del bambino, possono essere individuali o proposti a piccolo gruppo con lo scopo di:

-       implementare la strutturazione e l’evoluzione delle aree di funzionalità come ad esempio: competenze motorie-prassiche, tonico-motorie, coordinazioni cinetiche, conoscenze dello schema corporeo e lateralità, percezione, attenzione, memoria, motricità fine e coordinazione oculo-manuale;

-       prevenire fragilità nella relazione e negli apprendimenti, favorendo esperienze di collaborazione e condivisione, di responsabilità e rispetto;

-       stimolare la creatività e arricchire le capacità espressive e comunicative per la socializzazione;

-       portare al riconoscimento, alla gestione e all’incanalamento delle emozioni all’interno di un setting sicuro e accogliente.  

Lo psicomotricista inoltre, intervenendo nell’area educativo-preventiva, collabora con gli altri professionisti e condivide obiettivi, strategie educative e se necessario strumenti compensativi e dispensativi con la famiglia, i caregivers e i docenti di scuola. Promuove regole positive, comportamenti adattivi adeguati, una struttura efficace delle attività e un setting il più possibile stimolante per permettere la generalizzazione degli obiettivi.


La disciplina psicomotoria oltre all’età evolutiva è rivolta a tutte le fasi dell’arco della vita:

agli adolescenti e agli adulti in quanto promuove e valorizza la dimensione globale, affettiva, cognitiva, comunicativa e relazionale offrendo un sostegno laddove si presentino difficoltà e mancanze di sicurezza. Come integrazione e supporto all’ intervento psicologico può intervenire con soggetti con disturbi alimentari, difficoltà relazionali e comportamentali, depressione e dismorfofobia.

In età senile offre la possibilità di prevenire il decadimento cognitivo e migliorare il benessere psico-fisico recuperando la dimensione del piacere del corpo e dell’incontro con l’altro.